venerdì 8 gennaio 2010

visite obbligatorie 2

Tra i templi che il turista deve assolutamente vedere a Kyoto c'è il Kiyomizudera (v. post 28 novembre). La passeggiata per raggiungerlo comincia al solito Yasaka di Gion. Il passaggio da un anno all'altra implica superlavoro e superguadagni per i templi: sopra gli omikuji con responso funesto che vengono affidati alla divinità.
Altro portafortuna molto amato sono gli ema, tavolette votive su cui i fedeli esprimono i propri desideri. Quest'anno, secondo lo zodiaco cinese, è l'anno della tigre, da cui il merchandising mirato.

Anche il 4 gennaio lo Yasaka era affollato.

Inizio del percorso verso il Kiyomizudera.

Le visite al tempio di inizio anno sono un'occasione per sfoggiare l'abito buono. Ecco due pucciosissimi con guidatore di risciò.

Il Kiyomizudera è in collina, e le due rampe di scale per raggiungerlo si chiamano ninenzaka e sannenzaka. "Ninen" vuol dire due anni e "sannen" tre: secondo la tradizione chiunque ruzzoli di sotto sarà condannato rispettivamente a due o tre anni di sfortuna.

Lungo il percorso ci sono però negozi specializzati che vendono appositi amuleti protettivi ^0^

Ecco il bellissimo ingresso che l'ultima volta non avevo visto bene, causa folla e oscurità.

Vista su Kyoto.

Ragazze in kimono che si purificano prima di accedere al luogo sacro.

Ed ecco la classica foto con le palafitte.


I templi sono luoghi molto amati anche dai giovani trendy: non è raro vedere ragazze carinissime in kimono accompagnate da tipacci paurosi, tutti con i loro bravi amuleti in mano.

Il Kiyomizudera offre moltissimi rituali beneauguranti: ad esempio le tre cannelle di acqua sorgiva dell'otowa-no-taki. Una dona la bellezza, una l'intelligenza e una lunga vita, oppure salute, successo e amore... le fonti discordano. Il fedele non dovrebbe sceglierne più di due, chi beve tre volte pecca di ingordigia!
Noi abbiamo bevuto solo una volta, tanto per non sbagliare!

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