giovedì 18 febbraio 2010

KOSHIEN





Touch by Adachi Mitsuro, all rights reserved


Oggi si conclude la mia avventura in Giappone.

Come meta simbolica per dire arrivederci a questo meraviglioso paese ho scelto il Koshien.
Il Koshien è uno stadio di baseball in cui si svolgono le partite del campionato liceale in primavera e in estate.


Durante la stagione delle gare è preso d'assalto da migliaia di entusiasti fan.
A febbraio il Koshien è chiuso, ma ho voluto andarci in pellegrinaggio lo stesso.
Per chi come me ha amato Minami, Tacchan e Kacchan, il Koshien è la metafora di ogni sogno per cui si è lavorato tanto...

... ma che alla fine si realizza.
Grazie a tutti voi che mi avete seguito!

Tenere un blog è stato un impegno non da poco, soprattutto se ogni giorno si scattano centinaia di foto e alla sera non si sa bene quale scegliere e di cosa parlare.

Ho intenzione di continuare nello studio del giapponese, anche se non avrò più tanto tempo a disposizione.... la strada è ancora lunga! il prossimo Koshien mi attende ^0^

yappari 22 (nella valle dei susini)

Glass no Kamen by Miuchi Suzue, all rights reserved

Per capire la fissazione della Dea Scarlatta per i susini bisogna proprio venire in Giappone!

Siamo al Kitano Tenmangu, il tempio dove si va a pregare prima degli esami e specializzato nella vendita dei relativi omamori.

La stagione della fioritura dei ciliegi dura pochissimo, ma è preceduta rispettivamente da quella dei susini e dei peschi.

Già a febbraio quindi le orde si riversano nei luoghi più belli e prorompono in escalamazioni di meraviglia e giubilo.

Il Kitano Tenmangu è anche il tempio dei susini e la maggior parte è già in piena fioritura.

Mentre i ciliegi hanno da offrire solo i petali rosa, i fiori di susino sono profumatissimi.

Perso tra centinaia di susini ho trovato anche un ciliegio, già in fiore! Un mese prima del previsto!


Masumiii? signora Tsukikageee?

yappari 21 (kendama)


Il kendama è un gioco (addirittura un sport, vista la difficoltà di certe combinazioni di lancio) molto amato in Giappone e conosciuto anche in Italia grazie a una nota serie animata: chi si ricorda quale?
Aiutino: nella sigla iniziale di questo cartone il kendama viene mostrato per ben 12 secondi ^0^

mercoledì 17 febbraio 2010

civiltà

Il livello di civiltà di ogni paese si misura solo ed esclusivamente sui bagni pubblici.
Questa è la toilette della stazione centrale di Kyoto.

Foto che si commentano da sole.

kyoto ieri





l'acquario di osaka

Markus e Vanessa nella tipica posa da shojo-manga.
Si torna a Osaka per una visita all'acquario (Kaiyukan).

L'acquario di Osaka è uno dei più grandi al mondo.

Jump!

Puccia la lontra!

14 grandi vasche riproducono 10 zone dell'Oceano Pacifico.

La visita comincia all'aperto, nella "Foresta giapponese", poi si scende gradualmente verso il fondo dell'Oceano.

Oltre ai pesci si possono vedere anche uccelli, mammiferi, invetebrati e piante.
Ecco la vasca "Antartide" con i pinguini.

La parte più emozionante è l'immensa vasca centrale (5.400 tonnellate d'acqua).

I più ammirati sono i due magnifici squali balena.

Quasi tutti i visitatori si siedono e rimangono a fissare a lungo lo straordinario spettacolo.
Lo speciale tipo di vetro utilizzato permette una visione limpidissima.
Naturalmente per quanto grande sempre si tratta di povere bestie che girano in tondo per ore e ore.

Ma noi siamo turisti senza cuore e scattiamo milioni di foto.
La mia povera macchinetta a un certo punto ha dato forfeit.
Grazie a Markus per le belle foto che ti ho rubato!


Dopo ore e ore a girare in tondo fissando le profondità azzurrine ci accasciamo sfinite.

Le povere bestie continuano a girare...
La sala pià affascinante è quella della meduse, disgraziatamente collocata proprio in fondo al percorso, quando il turista ha smesso di fare foto da un pezzo.
Ma di fronte a tale bellezza non potevamo resistere!