sabato 23 gennaio 2010

i bambini della Tanabehigashi

Scuola elementare di profondissima provincia: la scuola italiana è lontana 1000 anni luce in tutti i sensi.

Il direttore e il professor Wachutka, il nostro cooordinatore, si presentano.

Scopo della missione odierna: calligrafia. Divisi in gruppi di quattro, veniamo spediti in territorio nemico, popolato di giapponesi decenni (quesito: quale è il kanji che ho disegnato io?).

Le armi in dotazione.
Bambino decenne già artista.
Noi gaijin tentiamo disperatamente di imitarlo, ma veniamo derisi.

Alla fine dell'ora di calligrafia tutti puliscono e riordinano la classe.

Concerto di taiko, il tamburo giapponese. I decenni allestiscono tutto da soli e si autodirigono.

Seconda prova: giochi tradizionali. Chi riesce a stare dietro alle velocissime manine giapponesi? Altra sonora sconfitta dei gaijin.

Tanta è la pena che suscitiamo che le bambine ci regalano un sacco di origami.

Pranzo: i decenni organizzano smistamento e distribuzione (l'insegnante sta sempre a guardare sullo sfondo).

Si mangia sui banchi accostati ascoltando musiche dei film di Miyazaki.

Sessione fotografica organizzata dai decenni.
Come da copione, i maschi fanno casino e le femmine coordinano (nella foto sopra Corine, nella foto sotto anche Mirella).

I piatti sporchi vengono riconsegnati in fretta prima della ricreazione.

Nel cortile veniamo sequestrati da orde di giapponesini che ci reclutano per un giro di baseball: tutti cercano di spiegarci dove correre e cosa difendere, ma purtroppo ancora una volta è tutto inutile.

Anche Boris si dichiara sconfitto.

Una giornata indimenticabile! Grazie!

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