mercoledì 30 dicembre 2009

mercato del pesce - interno

Per puro caso, dopo aver sventatamente scattato un sacco di foto nel mercato ittico esterno, troviamo l'entrata per il mercato vero e proprio. Già dopo un minuto ci rendiamo conto che il pericolo è in agguato.

Agguerritissimi dipendenti - giustamente seccati dalla presenza di noi turisti - cercano di investirci ripetutamente con veicoli da combattimento dotati di parafanghi rinforzati. La tecnica di guida è quella tipica dell'autoscontro.
Anche qui la ressa è totale.

Il giapponese medio tira fuori il peggio di sè e spintona a più non posso.

I bambini apprendono da subito le tecniche di sopravvivenza.

Il pescato principe è il tonno, che viene messo all'asta alle prime luci dell'alba.

Si procede poi al taglio.

Il tonno surgelato (al Fish Market di Tsukiji il pesce arriva da tutto il mondo) viene segato.

Il tonno fresco viene tagliato con coltelli strettamente imparentati con le katana.

Il prodotto finale viene ridotto a bocconcini perfetti per il sushi...

...e poi impacchettato per i numerosissimi clienti, tra cui naturalmente i tanti ristoranti di Tokyo.

I rivenditori al minuto sono diverse centinaia.
Ogni giorno vengono movimentate più di 2000 tonnellate di pesce.

Anche il mercato, come l'intera città, ci lascia basite per l'estrema pulizia...

...e l'ordine. Though this be madness..

mercato del pesce - esterno

Tsukiji: il più grande mercato di pesce all'ingrosso del Giappone. Dice la guida. Rinunciamo alla sveglia alle 5 di mattina (unica possibilità di goderselo appieno, dice la guida) e ci arriviamo verso le 8.
Non troviamo l'entrata e finiamo nel mercato esterno.

Poco importa: la signora Orsola comincia una maratona di riprese, mentre noi esaltatissime scattiamo foto a tutto spiano.

Nelle foto si vede principlamente il pesce, ma la confusione era indescrivibile.

Ad alcune rivendite era impossibile avvicinarsi.

Ad alcune a dire il vero non volevamo avvicinarci proprio.

In queste stradine esterne al mercato vero e proprio anche chi non è vegetariano ha dei ripensamenti.

Ma Erica e Michela sorridono ancora felici ignare di quel che le attende.


martedì 29 dicembre 2009

ospiti atterrate!

Dopo la lunga notte sulla scomoda sedia dell'aeroporto e un fianco tutto acciaccato, finalmente giunge il toccante momento dell'incontro con le tre grazie giunte dall'Italia: le foto del toccante incontro sono purtroppo state censurate dalle suddette e quelle successive da me, perchè causa mancanza di sonno sembriamo tre zombie ^0^

Tra le attività che ho organizzato per le ospiti c'è innanzitutto una bella gita in barca da Asakusa alla baia di Tokyo. Dal pontile di partenza si può ammirare l'Asahi Super Dry Hall, che dovrebbe rappresentare un boccale di birra con la schiuma, e che è sede appunto del celebre birrificio giapponese. Sulla sinistra la nuova torre di Tokyo (Tokyo Sky Tree) in costruzione. L'inaugurazione ufficiale è prevista per il 2012.
Un comodo svincolo per le sere in cui si è fatto un brindisi di troppo.

Rainbow Bridge.

Appena rimesso piede sulla terraferma comincia la fase calante (Erica, Michela e Orsola non dormono da 36 ore!).

Ma raccogliamo le poche forze rimaste e ci trasciniamo a Roppongi Hills, un moderno centro commerciale con la terrazza panoramica più alta di tutto il Giappone, a 270 m. sul livello del mare!

Aspettiamo il calare delle tenebre per una foto di una città che sull'illuminazione non risparmia!

comunicazione di servizio

Per motivi non dipendenti dalla mia volontà il blog ha deciso di farmi arrivare magicamente a Tokyo prima dello Shinkansen. Naturalmente il pomeriggio a Ueno segue il viaggio sul treno superveloce ^0^ Gomen!

lunedì 28 dicembre 2009

Fuji-san 2

Troppo bello il Fuji! non so resistere e aggiungo un'altra foto ^0^ gomen!

Fuji-san

Un altra crocetta sulla lista dei desideri: un costoso giretto sullo Shinkansen!
Sebbene il treno in sè non sia tutta questa meraviglia, permette di raggiungere Tokyo in 2 ore e 20 minuti (con il bus notturno ne avevamo impiegate 8) e, quando meno te lo aspetti....


WAAAAAAAAAAAAAAAAAA! Tutto lo scompartimento si scaraventa come un sol uomo sui finestrini ed è tutto un agitare di macchine fotografiche, telefonini e videocamere: c'è il monte Fuji!!

Sembra che dallo Shinkansen il Fuji-san sia visibile solo in alcuni periodi dell'anno, quando il cielo è limpidissimo, quindi ho avuto un vero colpo di fortuna!

un pomeriggio a Ueno

Scesa tutta pimpante dallo Shinkansen ho incontrato Vanessa per un pomeriggio di tutto relax (e shopping) a Ueno, Tokyo.

Una festa per il pancino.

Una foto strana per il blog. Vanessa sostiene che il lago del parco di Ueno in estate sia bellissimo, in dicembre assomiglia a una romantica palude.

Una visitina a un manga cafè. In questi adorabili mondi paralleli il giapponese medio si rintana per leggere fumetti, giocare ai videogiochi e dormire quando ha perso l'ultimo treno o il lavoro (ci sono bevande gratis e pure le docce).

Ho anche pensato brevemente di dormirci invece che passare la notte all'aeroporto di Narita in attesa dell'arrivo della Erica, della Michela e della signora Orsola.

Poi però mi sono decisa comunque per l'aeroporto, che alle dieci di sera si presentava desertissimo.

Ma l'organizzazione giapponese non delude neppure in questo caso: dopo aver minuziosamente controllato noi pochi intrepidi pronti a passare la notte su una sedia scomoda, i soliti pucciosi poliziotti si sono sistemati su una sedia ancora più scomoda e hanno vegliato il nostro sonno.

sabato 26 dicembre 2009

calore formato tascabile

Il Giappone è un paese votato alla copiatura e al sincretisismo. Esiste però un settore dell'esistenza giapponese che si difende coraggiosamente da questa continua invasione dal mondo esterno, e questo settore è il riscaldamento. Si preferisce acquistare un coperta da ufficio nei kombini (v. sopra) che installare un paio di comodi termosifoni.

Anche l'ambientalista più duro e puro in Giappone diventa un inquinatore al cubo.

Che fare quando siedi in una stanza gelata priva di eakon (=condizionatore che d'estate raffredda e d'inverno dovrebbe teoricamente riscaldare) decente?

Si comprano vagonate di kairo, sacchettini che una volta aperti e agitati un paio di volte diventano da caldini a caldissimi e riscaldano le mani.
Alcuni kairo sono adesivi e vanno inseriti tra due strati di vestiti, solo allora diventano roventi e proteggono anche dal freddo di Hokkaido!

venerdì 25 dicembre 2009

yappari 8

The Melancholy of Haruhi Suzumiya, all rights reserved
Questo simpatico pupazzetto è un teru teru bozu, un amuleto scacciapioggia che si appende in terrazza o sull'ombrello il giorno prima di una gita fuori porta. Bozu è il monaco buddista, notoriamente pelato ^0- Negli anime un po' vecchiotti si vede spesso, e secondo Internet non si usa più tanto, ma io ne ho fotografato uno proprio vicino a casa!

Card Captor Sakura, all rights reserved