venerdì 18 dicembre 2009

Gion

Il Giappone è un mondo-non mondo, un universo parallelo che non resisterebbe cinque minuti nel mondo reale.

Qui dove gli autisti dei bus si inchinano alla fine del turno sopravvivono ancora le geishe o, più precisamente, le maiko (apprendiste geiko) e le geiko.

Sono creature misteriose che escono solo la notte e che si incontrano nel quartiere di Gion.

Esistono apparentemente ragazze di 15 anni che lasciano tutto per finire all'inferno. Vengono assegnate a una madrina, che finanzierà il loro costosissimo studio per 5 anni e a cui - una volta diventate geiko -dovranno rinfondere i debiti accumulati. Una geiko si distingue per le elaboratissime acconciature (sopra due tipici ornamenti per capelli) e per i kimono più sgargianti, che servono a sopperire alle loro lacune nel campo della conversazione, della danza e dell'intrattenimento.

Maiko e geiko hanno vivono in alloggi tradizionali che si riconoscono dalle targhette esposte fuori dalla porta. Nella casa sopra vivono ad esempio 7 ragazze, di cui 5 hanno lo stesso nome. Per tradizione infatti le geiko assegnano alle maiko un nome d'arte.

La Shinbashi Dori, su cui si affacciano molte sala da tè tradizionali, è una delle vie più belle di tutto il Giappone.

La Hanami-koji -un'altra zona ad alto tasso di geiko e maiko - è una delle pochissime vie di Kyoto dove non si vedono i caratteristici pali della luce e grovigli di cavi.

Quell'edificio in fondo non è una prigione, ma la scuola delle maiko. Le lezioni cominciano verso le 10 di mattina e terminano verso le 3 di pomeriggio, quando le ragazze cominciano a truccarsi per i tea party a cui devono recarsi ogni sera e che durano circa fino alle 2 di notte. Niente amici, niente famiglia, niente telefonino, niente televisione, niente vacanze.

Non per nulla le giapponesi normali a Gion ci vengono solo per le foto del matrimonio.
Su questo ponte è stata girata una famosa scena del film Memorie di una geisha.

Nessun commento:

Posta un commento