venerdì 13 novembre 2009

signora frutta

Sto iniziando il giro dei grandi centri commerciali. La settimana scorsa mi trovavo nel reparto alimentari del Takashimaya e, dopo aver concluso che 12 € per un etto di prosciutto di Parma sono tantini, ho provato con la frutta.

La frutta in Giappone se la passa benissimo. Le angurie non solo hanno il loro vestitino, ma sono anche sotto chiave in una vetrina separata. Costo 20 € a pezzo.

Anche la sorte di pompelmi (1€ e 50 ca) e kaki (4€ ca) non è disprezzabile.


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