Kyoto è stata la capitale del Giappone per circa 1.000 anni, ergo c'è un palazzo imperiale. L'imperatore se n'è andato già da 140 anni e non ci dorme neppure quando è in visita, così non resta che farlo vedere ai turisti.
Questa settimana ci sono andata due volte, la prima in occasione degli "open days", dieci giorni in cui il palazzo è aperto a tutti (durante l'anno è necessaria un'autorizzazione), e la seconda con una visita guidata in inglese. Ha piovuto entrambe le volte.
Lo Shishinden è l'edificio principale, andato a fuoco ripetutamente e ricostruito l'ultima volta nel 1855.
Shishinden con folla.
Retro dello Shishinden.
Nella parte del palazzo adibita a residenza si trova uno splendido giardino, in cui venivano organizzate anche molte feste. Esempio: un gruppo di poeti seduti in riva a questo ruscello doveva comporre una poesia prima che delle barchette con una tazza di sakè rilasciate più a monte li raggiungessero. Vinceva chi finiva per primo e si scolava il sakè ^0^
Il colore rosso di questo edificio e di molti templi shintoisti è uno dei tanti aspetti culturali mutuati dalla Cina.
Serve a tenere lontani gli spiriti cattivi.
Lo Shishinden oggi privo di folla.
Kyoto è stata la capitale del Giappone per circa 1.000 anni, ergo c'è un palazzo imperiale. L'imperatore se n'è andato già da 140 anni e non ci dorme neppure quando è in visita, così non resta che farlo vedere ai turisti.
Questa settimana ci sono andata due volte, la prima in occasione degli "open days", dieci giorni in cui il palazzo è aperto a tutti (durante l'anno è necessaria un'autorizzazione), e la seconda con una visita guidata in inglese. Ha piovuto entrambe le volte.
Lo Shishinden è l'edificio principale, andato a fuoco ripetutamente e ricostruito l'ultima volta nel 1855.
Shishinden con folla.
Retro dello Shishinden.
Nella parte del palazzo adibita a residenza si trova uno splendido giardino, in cui venivano organizzate anche molte feste. Esempio: un gruppo di poeti seduti in riva a questo ruscello doveva comporre una poesia prima che delle barchette con una tazza di sakè rilasciate più a monte li raggiungessero. Vinceva chi finiva per primo e si scolava il sakè ^0^
Il colore rosso di questo edificio e di molti templi shintoisti è uno dei tanti aspetti culturali mutuati dalla Cina.
Serve a tenere lontani gli spiriti cattivi.
Lo Shishinden oggi privo di folla.
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