mercoledì 18 novembre 2009

Eikando

C'e una stagione - oltre alla primavera - in cui i giapponesi impazziscono e si riversano nei templi e nei santuari. Si tratta della stagione "momiji", che è tecnicamente l'autunno ma che praticamente corrisponde a quelle settimane tra novembre e dicembre in cui gli aceri si tingono di rosso.
Approfittando di un (UN) raggio di sole, con Beate e Vanessa sono andata all'Eikando, il cui ingresso già si presentava rigurgitante di giapponesi.

L'Eikando è un tempio buddista retto dalla setta Joudo, famoso per la statua di Amida Buddha che si volta indietro.

La leggenda vuole che una fredda mattina d'inverno il monaco Eikan (da cui il nome del tempio) stesse come d'abitudine recitando l'invocazione Namu Amida Butsu (Sia lodato il Buddha Amida) nei pressi di una statua del budda.

Improvvisamente la statua prese vita e scese dal piedistallo.

Eikan rimase così di stucco da non riuscire a muoversi.


Amida allora si voltò indietro dicendo "Eikan, vieni!".

Secondo un'altra versione Eikan, insonnolito, avrebbe fatto una pausa nella recitazione e Amida avrebbe esclamato "Eikan, muoviti!".

Purtroppo la statua non si può fotografare, ma digitando Mikaeri Amida in qualsiasi motore di ricerca si trova subito.

Dopo quell'unico raggio il sole non è più tornato, ma ci siamo arrampicate comunque fino alla pagoda (altro classico dei templi buddisti) e abbiamo goduto del bel panorama sulla città.

Un freddo cane.

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