giovedì 15 ottobre 2009

Die Grenzen meiner Sprache sind die Grenzen meiner Welt (Wittgenstein)

Il mio giapponese mi permette di chiedere indicazioni stradali, andare da sola a registrarmi all'ufficio immigrazione, comprare l'abbonamento mensile per il bus, fare la spesa, comunicare con la segretaria dell'università e con l'addetto all'ufficio informazioni della metropolitana. Ma non è abbastanza >__< Se mi capita di venire invitata a cena - come è successo oggi - e salta fuori che cuoco, cameriera, padre ospitante e madre ospitante sono fan di Touch, Maison Ikkoku, Lady Oscar, Anna dai capelli rossi e Totoro, non posso che fare gli occhi sbrilluccicosi e annuire entusiasticamente, incapace di esprimere altrimenti tutta la tristezza per la morte di Kacchan o l'esaltazione per le vicende di Kyoko e Godai. Speriamo che quattro mesi di lezione mi mettano magicamente in grado di sostenere conversazioni più impegnate!

1 commento:

  1. ho copiato la frase ed incollata per pietro che è a shenzhen vicino hong kong stavolta!!!!! adesso che è messo bene con l'inglese, sono gli altri (i cinesi) ad essere messi male, anzi malissimo!!!!. comlimenti per il blog, stammi bene e... sei una perfetta guida turistica!!!!!
    HAI VISTO LE CARPE KOI????????MARIA TERESA

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