mercoledì 10 febbraio 2010

Setsubun III

Allo Yoshida sono tornata anche il giorno dopo (il setsubun qui dura 3 giorni) per provare gli spiedini di ton... ahem, per fare qualche foto con il sole ^0^
Sono stata costretta a rifarmi tutti gli stand uscendo quasi con tutti i soldi che avevo all'ingresso.

Takoyaki (polpette di polipo) così grandi non li avevo mai visti.
Giovani trendy che guardano con rapimento...
... il tipico stand degli omen ^0^
Ecco lo spiazzo dove il giorno prima scappavano gli oni. Oggi si prepara il più grande falò dell'anno. Ma cosa si brucia?

La risposta la conosce questa miko-san dall'aria apparentemente innocentissima.
E' infatti lei con le sue sorelle a vendere ai giapponesi e ai turisti dalle mani bucate le centinaia di portafortuna senza cui non si può neppure pensare di fare un esame, salire in macchina, sposarsi, iniziare un nuovo anno e via dicendo.
Questi amuleti - peraltro potentissimi, infatti io ho preso solo un banale raffreddore al posto della nuova influenza - durano un solo anno.

Poi bisogna riportarli là dove sono stati comprati e naturalmente ricomprarne degli altri. Pregasi notare che nei templi il portafortuna più a buon prezzo costa minimo 5 euro.
Degli amuleti restituiti si fa un falò beneaugurale, con cui si richiamano altri potenziali acquirenti. Anch'io sono un pochino preoccupata: il prossimo anno devo assolutamente tornare a comprarne di nuovi!
Lo Yoshida copre un'area collinare molto vasta: basta allontanarsi un po' dal matsuri e si è già nel bosco.


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