Garasu no Kamen by Miuchi Suzue, all rights reserved
Come gli affezionati lettori del manga ricordano, Maya sul palcoscenico si trasforma completamente nel personaggio che interpreta, indossando la "maschera di vetro" del titolo.
Il leitmotiv di tutta l'opera non è - illuminazione della giornata - un'invenzione della Miuchi-sensei, ma affonda le sue radici in una forma di spettacolo unica al mondo, il teatro Noh.
Domenica assisteremo a due rappresentazioni e - dato che un pezzo Noh non è una passeggiata - lunedì siamo stati invitati al teatro Kawamura dove abbiamo ricevuto una speciale visita guidata.
Il Noh è una delle forme teatrali più antiche al mondo, attestata già nel 14. secolo. E' una fusione di danza, canto e recitazione codificata in maniera molto rigida. La lingua utilizzata è giapponese antico e l'accompagnamento musicale piuttosto alieno ai nostri gusti occidentali. Sembra che anche non pochi giapponesi si addormentino nel corso delle rappresentazioni (la nostra durerà 4 ore!).
Gli attori principali indossano cinque tipi di maschere (divinità, guerriero, donna, pazza, demone), che sono loro stesse delle divinità. Nel momento in cui le indossa, l'attore non è più un essere umano, ma si cala completamente nella parte interpretata. Le maschere mostrateci dalla nostra guida hanno circa 600 anni, si tramandano di generazione in generazione e sono dotate di grande forza spirituale. Le copie realizzate al giorno d'oggi invece lasciano molto a desiderare, sempre a detta della nostra guida, attore di Noh da 50 anni.
Un attore di Noh impiega una trentina d'anni per cogliere il vero senso del Noh.
Difficile che noi in 4 ore riusciamo a raggiungere una forma di comprensione superiore.
Il leitmotiv di tutta l'opera non è - illuminazione della giornata - un'invenzione della Miuchi-sensei, ma affonda le sue radici in una forma di spettacolo unica al mondo, il teatro Noh.
Domenica assisteremo a due rappresentazioni e - dato che un pezzo Noh non è una passeggiata - lunedì siamo stati invitati al teatro Kawamura dove abbiamo ricevuto una speciale visita guidata.
Il Noh è una delle forme teatrali più antiche al mondo, attestata già nel 14. secolo. E' una fusione di danza, canto e recitazione codificata in maniera molto rigida. La lingua utilizzata è giapponese antico e l'accompagnamento musicale piuttosto alieno ai nostri gusti occidentali. Sembra che anche non pochi giapponesi si addormentino nel corso delle rappresentazioni (la nostra durerà 4 ore!).
Gli attori principali indossano cinque tipi di maschere (divinità, guerriero, donna, pazza, demone), che sono loro stesse delle divinità. Nel momento in cui le indossa, l'attore non è più un essere umano, ma si cala completamente nella parte interpretata. Le maschere mostrateci dalla nostra guida hanno circa 600 anni, si tramandano di generazione in generazione e sono dotate di grande forza spirituale. Le copie realizzate al giorno d'oggi invece lasciano molto a desiderare, sempre a detta della nostra guida, attore di Noh da 50 anni.
Un attore di Noh impiega una trentina d'anni per cogliere il vero senso del Noh.
Difficile che noi in 4 ore riusciamo a raggiungere una forma di comprensione superiore.
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