Uno dei "cinque grandi templi zen di Kyoto", dice l'ingannevole dèpliant. Vabbè, penso io, ci faccio un saltino prima di tornare a casa.
Arrivata all'ingresso già intuisco il grave problema che mi si presenta: il Nanzenji è il solito complesso megagalattico con un tempio vagamente principale e varie attrazioni che richiederebbero una giornata (e biglietti di ingresso non cumulativi).
Stoicamente mi dirigo verso la parte più famosa, il giardino Hojo.
Il giardino zen non lascia indifferenti: tutti i turisti si siedono sulla veranda e rimangono a lungo.
Il progetto sembra sia stato fatto da Koburi Enshu (vedi post di ottobre, Nijojo) e dovrebbe rappresentare "giovani tigri che attraversano un fiume".
Nel complesso di Nanzenji passa anche un acquedotto, il Suirokaku, costruito nel 1890 e che collega Kyoto con il Biwako (v. il post Saluti da Hikone).
Il giardino zen non lascia indifferenti: tutti i turisti si siedono sulla veranda e rimangono a lungo.
Il progetto sembra sia stato fatto da Koburi Enshu (vedi post di ottobre, Nijojo) e dovrebbe rappresentare "giovani tigri che attraversano un fiume".
Nel complesso di Nanzenji passa anche un acquedotto, il Suirokaku, costruito nel 1890 e che collega Kyoto con il Biwako (v. il post Saluti da Hikone).
dovresti mettere in camera una mappa di Kyoto e fare una x su tutte le attrazioni che hai visitato (magari con le stelline del gradimento).
RispondiEliminabaci
Miki